Gennaio 2022

Un trasporto pubblico locale sempre più verde!

 

In Alto Adige si sono tenute nella seconda metà di gennaio dei test dell’autobus elettrico a idrogeno di Hyundai. La particolarità? Per la prima volta si stava provando un mezzo in questo periodo dell’anno ed in ambito extraurbano – con risultati promettenti.

 

 

L’Alto Adige può vantare una lunga storia di successi nell’ambito degli autobus a idrogeno: già dal 2013 SASA sta impiegando – grazie a vari progetti UE – autobus elettrici con celle a combustibile nel trasporto pubblico urbano. Per quanto riguarda il trasporto di persone extraurbano non esiste tuttavia attualmente un’offerta dedicata a livello di zero emissioni.

 

Per questa ragione i test attualmente in corso sono particolarmente interessanti: nonostante l’”ELEC CITY Fuel Cell” sia stato concepito per un utilizzo urbano, risulta idoneo – grazie al suo rendimento e alla capacità del suo serbatoio -anche per tratti più lunghi e più impegnativi. A differenza degli autobus a idrogeno attualmente disponibili sul mercato, l’idrogeno in questo modello è compresso a 700 bar e alimenta un sistema di celle a combustibile da 180 kW. Il risultato? Un’autonoma tra 500 e 700 km – a seconda della topografia e della velocità a cui si viaggia.

(c) LIFEalps/IIT

Un highlight di questa serie di test si è tenuto venerdì 21 gennaio, quando il Viceministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Alessandro Morelli, e l’Assessore Provinciale alla Mobilità, Daniel Alfreider, hanno partecipato ad un test drive con questo innovativo veicolo a zero emissioni. Partendo da Rasun il bus a pieno carico ha viaggiato fino al Centro Biathlon ad Anterselva: oltre a 12 persone vi erano numerosi “dummys” riempiti d’acqua (peso singolo di 80 kg) per simulare un carico pieno. Il risultato: tutto il tragitto è stato percorso in maniera esemplare e l’autobus è rientrato a Bolzano a fine giornata con un’autonomia considerevole ancora a disposizione.

 

Questo test è a tutti gli effetti un successo nonché un chiaro segno che anche i Giochi Olimpici nel 2026 potranno svolgersi in modo più sostenibile e il più possibile a zero emissioni. E magari con autobus a idrogeno anche in ambito extraurbano.